UNDER 7

Sponsorizzare il rugby giovanile è una grande opportunità.

Il rugby è uno sport la cui popolarità è in forte crescita, in particolare quello giovanile è motivo di aggregazione tra ragazzi e famiglie.

Perché un attività commerciale (azienda, negozio…) Dovrebbe sponsorizzare un Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) ?

  • Riconoscersi e promuovere i valori dello Sport: Amicizia, spirito di squadra, senso d’appartenenza, rispetto dell’avversario, integrazione sociale, meritocrazia, lealtà e competizione.
  • Aiutare la propria comunità assistendo, anche economicamente, le squadre vicine al proprio territorio commerciale.
  • Il ritorno d’immagine sarà sia a livello di branding (rendere noto il proprio logo e la propria attività) che di marketing (presentare al pubblico i propri prodotti).
  • Affiancare il proprio marchio ad un evento sportivo dedicato ai ragazzi, significa partecipare alla creazione di valori che poi, nella pratica, si trasformano in emozioni.

Avere il proprio brand associato ad una emozione positiva è quanto di più utile si possa avere in termini di ritorno d’immagine.

Il rugby giovanile consente a chi sponsorizza di raggiungere nuovi potenziali clienti con un modo diverso da quelli tradizionali (Es. Giornali, Radio, TV), in questo caso la sponsorizzazione accompagna genitori e ragazzi, al contrario di quanto avviene nei media, dove la pubblicità interrompe o disturba la fruizione dell’evento.

Chi sponsorizza beneficia di quella che viene chiamata la Brand Visibility, quindi l’associazione del proprio marchio alla vita del giovane rugbista e del genitore accompagnatore.

Immaginate il vostro marchio impresso sulla tuta di rappresentanza o sul borsone di rugby, questo si muoverà assieme al giovane atleta, non solo nei momenti della partita o dell’allenamento, ma anche nel tempo libero, ogni volta che verrà usato l’abbigliamento societario.

Con questo tipo d’investimento il tempo di esposizione del proprio marchio non ha eguali rispetto alle altre forme di sponsorizzazione.

ALLENATORE / ILARIA FAPPANI - SIMONA CAMMARANO

Le caratteristiche principali del Regolamento di Gioco delle categorie Under 6 e Under 8 possono così sintetizzarsi in un:

RUGBY A MISURA DI BAMBINO E BAMBINA, in quanto propongono un GIOCO SEMPLICE, DINAMICO E DIVERTENTE, più rispettoso delle capacità psicofisiche del bambino così come delle sue aspettative, in cui:

– il numero ridotto dei giocatori favorisce una loro maggiore partecipazione al Gioco;
– le sostituzioni illimitate ed il diritto a formare sempre squadre con numero pari di giocatori fa sì che la competizione si sviluppi sulla base di un effettivo “confronto”;
– la facilità, l’immediatezza e l’unicità delle fasi di ripresa del gioco permette di sviluppare un gioco di continuità che diverte e coinvolge tutti i partecipanti;
– gli incontri fino all’Under 12 devono essere diretti dagli educatori abilitati, per avere degli “arbitri” già esperti nel rapporto con i bambini ed in grado di percepirne problemi e difficoltà tecniche;
– la formula della competizione privilegia quella del TORNEO A RAGGRUPPAMENTO, con più incontri nella stessa giornata, tempi di gioco variabile in rapporto al numero degli incontri e dove é più facile alternare vittorie e sconfitte ridando il giusto valore l “confronto”.
– Non si giocheranno rimesse laterali.
– Non si giocheranno mischie.

Nelle categorie Under 6, Under 8, Under 10, Under 12 il giocatore portatore del pallone potrà usare la mano per difendersi da un avversario che sta tentando di placcarlo ma potrà farlo solo spingendo l’avversario sul corpo, fino alle spalle, e non sulla testa. Nel Regolamento della categoria Under 8 è prevista la possibilità di giocare il pallone con i piedi per iniziare ad avere confidenza con l’uso dei piedi in funzione delle mutate condizioni dello sviluppo motorio dei bambini e bambine.
Ci auguriamo che,pur nel“rispetto di una regola codificata”, permanga, in tutti gli addetti, un certo criterio di “flessibilità” e di “buon senso”, insito nel termine di “propaganda” che contraddistingue queste categorie, e che ha solo nella salvaguardia della SICUREZZA dei giocatori il principale Focus.

Note Pedagogiche

– Il numero ridotto di giocatori permette una maggiore e migliore partecipazione degli stessi favorendo così la “continuità del gioco”. Quando è possibile, formare per il torneo delle squadre di livello omogeneo.

– Durante gli arresti del gioco gli educatori dovranno dare consigli ed incoraggiamenti ai giocatori ovviamente nelle modalità (forma della comunicazione e contenuti) adatte all’età dei giocatori.

STAFF

TEAM MANAGER: BARBARA GIUSTI

 

GIOCATORI

JACOPO BOTTAZZI
PAOLO BOTTAZZI
ANDREA CERRI
GIOVANNI PEDRAZZANI
ROCCO IORLANO
ROMEO FILIPPINI